La Virtus Verona si conferma ammazzagrandi ed ecco le parole di Gigi Fresco, dopo aver battuto il Lane.
“Non è cosa da poco, abbiamo giocato alla pari con questi giganti, ma era una partita aperta a ogni risultato: potevamo vincere noi, potevano vincere loro, o finire in pareggio – ha spiegato in sala stampa lo stesso tecnico-presidente. – Non godo comunque a vedere i ragazzi del Vicenza tristi. È stata una festa bellissima, anche se ora la mia popolarità non è alta tra i loro tifosi. Nel primo tempo abbiamo tenuto testa a un avversario di altissimo livello, mentre nel secondo tempo il Vicenza ci ha messo sotto pressione, trovando il pareggio. Ma la nostra forza è stata non mollare mai: abbiamo retto fisicamente, tatticamente e, soprattutto, mentalmente. Il gol vittoria al 97′ è il premio per il coraggio e la personalità di questa squadra giovane”.
5 risposte
Io credo non siamo psicolabili di sicuro……se sai cosa vuol dire……io lo so’…..
Ma guarda, bisogna rassegarsi ancora stare in serie C. Per andare in B cosa serve? tanti soldi per comprare alcuni dei migliori giocatori di serie B. è normale dire di sperare fino all ultimo , bisogna dire cosi altrimenti non si gioca più, ma i giochi sono fatti..
Tutto corretto Nico e Marmar, non potremmo mai avercela con Fresco e la sua squadra. Anche perché, se qualcuno è riuscito a cominciare a minare le certezze e la classifica del Padova, quello è stato proprio Fresco
Gigi, sei un grande uomo di sport, non ce l’abbiamo con te e la tua squadra, avete fatto il vostro dovere e i vostri interessi, con spirito di sportività, e su questo non c’erano dubbi. Il problema è solo nostro, che abbiamo una squadra psicolabile ed inaffidabile, che messa sotto pressione si è persa, dimostrando risaputi limiti tattici e caratteriali, come non doveva fare. Tranquillo, sono convinto che se non voi le avremmo buscate a Trento, e, all’ultima giornata, sarebbe stato ancora più duro da digerire.
Caro Gigi, pensa te, le avevate appena buscate in casa dalla Pro patria. Siamo noi che fuori facciamo diventare gli avversari dei fenomeni.