Le dichiarazione del tecnico biancorosso dopo il match del Menti
Cinque vittorie che hanno riportato il Lane lassù, in testa alla classifica, ma mister Modesto non vuole meriti: «Sono tutti dei ragazzi, che sono straordinari, tra mille difficoltà e poco tempo per recuperare non mollano nulla, aggrediscono fino all’ultimo pur con i crampi, come Bellich. I risultati sono una conseguenza dell’atteggiamento: lo vogliono a tutti i costi, sanno soffrire e vogliono fare le cose fatte bene. Sono contento dei risultati, ma io senza i ragazzi non vado da nessuna parte. Hanno colto subito il mio pensiero, sono contento di questo».
La nota negativa sono gli infortuni, con anche Cavion che si è fermato nel riscaldamento: «È un problema dell’ultimo periodo. Sugli acciacchi invece ci sono tanti fattori che contribuiscono a questa situazione, come le tante partite ravvicinate e le condizioni climatiche. Però il fatto che i giocatori si adattino a giocare in ruoli che non sono loro è un ottimo segnale, sono stati strepitosi. Hanno tutti la tigna giusta per non farsi sorprendere.»
«La mia espulsione? Mi sono arrabbiato per il fallo non dato su Jimenez da cui poi abbiamo preso un contropiede – ha continuato Modesto -. Sono andato fuori dalle righe e non volevo, ma il mio istinto ha prevalso: è il mio modo di vivere le partite. A Pordenone? Vanno in campo i ragazzi, non io».