
Tiene banco la questione della linea verde dopo l’eliminazione degli azzurri
Ora che la Nazionale di Mancini ha detto definitivamente addio ai prossimi Mondiali, si parla molto del problema di sistema che affligge il calcio italiano. Nei giorni scorsi il c.t. dell’under 21, Paolo Nicolato, ha detto che tra un po’ sarà necessario andare a pescare i giocatori in serie C e in generale esiste questa grande difficoltà di crescere giovani che poi vestano la maglia della Nazionale maggiore.
In questo senso è interessante il report della Cies Football Observatory che ha evidenziato i numeri dell’utilizzo degli under 21 nei primi 60 campionati del mondo. Statistiche che sottolineano il poco spazio riservato ai giovani nel campionato italiano, con la serie B che occupa la 42esima posizione e il 52esimo posto per la serie A.
C’è da ragionare molto, soprattutto per i club, Vicenza compreso ovviamente. Se per quanto riguarda l’età media, la squadra biancorossa quest’anno non ha brillato, nel senso che dall’inizio si è affidata complessivamente a uomini esperti, non è mai mancata e non manca la volontà di schierare e lanciare giovani giocatori. I vari Mancini, Sandon, Alessio, a inizio campionato Pizzignacco e poi Djibril, Cester ma anche altri come Ranocchia, che è in prestito dalla Juventus, sono esempi concreti della volontà di spingere per il cambio generazionale. La strada non può che essere quella giusta.
