
Non sarà un incrocio come tutti gli altri. Motivazioni ed emozioni personali potranno fare la differenza
Brescia–Vicenza non è una partita qualsiasi. Non lo è mai. Sia per i precedenti (presto ve li ricorderemo…), sia per la posta in palio: da una parte le Rondinelle devono vincere per continuare ad inseguire il sogno promozione, dall’altra i biancorossi hanno bisogno di punti-salvezza.
Ma poi si apre la parentesi (ampia) degli ex. Sebastien De Maio, che domenica guiderà la difesa del Lane, è cresciuto a Brescia, dove ha la famiglia. E ha vestito la maglia delle Rondinelle in quattro diversi momenti della carriera mettendo insieme più di 100 presenze. Prima di approdare al Vicenza, Michele Cavion giocava nel Brescia, con cui è sceso in campo in 10 occasioni.
L’osservato speciale, sulla sponda opposta, è un certo Federico Proia, che il club lombardo ha acquisito in prestito nel mercato di riparazione. Il centrocampista aveva realizzato in biancorosso 4 reti e chissà la tifoseria biancorossa quale accoglienza gli riserverà al Rigamonti…
E poi c’è il mister. Cristian Brocchi, ora tecnico del Vicenza, ha guidato il Brescia nella stagione 2016-2017. Dopo un ottimo girone d’andata, dopo 7 sconfitte in 9 gare è stato sostituito da Gigi Cagni, altro doppio ex in panchina.
Non ci sono altri ex, anche se nel tempo tanti giocatori hanno vestito sia la maglia del Vicenza che quella del Brescia. Basti pensare a Luca Toni, o a Roby Baggio; ma anche Lele Ambrosetti.
