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Vicenza, il piano B ora è la riammissione

Fino a venerdì sera nessuno voleva pensare di doverci sperare, ma ora è l’unica speranza per vedere il Lane tra i cadetti anche l’anno prossimo. Occhio alla Reggina

Baldini aveva detto: “Noi ci dobbiamo salvare sul campo“. Ma non è andata così. E allora non resta che aggrapparsi alla speranza di essere riammessi, per evitare di ritrovarsi in quella bolgia infernale della Serie C, da cui, si sa, non è affatto semplice risalire. Mercoledì scorso, 18 maggio, la FIGC ha confermato che in caso saltasse una squadra in B la prima riammessa sarebbe stata la perdente dei playout. Il Vicenza, a questo punto.

In bilico c’è, come noto, la Reggina. Il club calabrese non naviga in acque tranquille e il nocciolo della questione è la presentazione del bilancio che si dovrà consegnare il 31 maggio e dovrà essere approvato. Poi entro il 22 giugno eventuali acquisitori dovranno procedere e ratificare l’iscrizione alla Serie B 2022-23. Da Reggio Calabria, dove il presidente Gallo è agli arresti domiciliari, filtra la notizia che ci sia un’intesa tra Gallo e un altro soggetto per salvaguardare il futuro della società. Il general manager De Lillo si è detto fiducioso, ma è ancora presto per veder delineato uno scenario plausibile.

Si dovrà aspettare dunque almeno un mese per sapere quale sarà il futuro della Reggina e, di conseguenza, del Vicenza.

 

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