
Pioggia di commenti ironici, messaggi composti e minacce alla disdetta dopo il caro prezzo sugli abbonamenti della piattaforma streaming
Ieri mattina DAZN ha comunicato le nuove condizioni per l’abbonamento dell’anno prossimo, con un aumento del costo mensile. Il caro prezzo (29,99 € mensili), aggiunto alla possibilità di condividere il proprio account Pemium (quello da 39,99 € mensili) solo con i familiari, hanno scatenato un terremoto tra i tifosi di tutta Italia.
Ed ecco che il tutto, considerando la scarsa qualità del servizio testata nel corso di tutta la stagione tra disservizi e problemi di visione vari, ha cominciato a far piovere disdette, e minacce al farlo. I più pacati, invece, si sono limitati a chiedere l’intervento dai piani superiori, Lega ad esempio.
Pure i miei 👋 #DAZN pic.twitter.com/PjeSKbcwjm
— Daniele De Angelis (@dandee_84) June 9, 2022
Per stagione 22/23 #DAZN propone due abbonamenti:
▪️ Standard a 29,99 euro: 1 dispositivo
▪️ Premium a 39,99 euro: 2 dispositivi“L’utilizzo corretto della contemporaneità sarà permesso per persone dello stesso nucleo domestico”.
Mi auguro che intervenga la Lega.
— Pasquale La Ragione (@pasqlaragione) June 9, 2022
Tra le critiche composte come “Prezzo raddoppiato ma stessi contenuti, addio”, spopolano i commenti ironici all’accaduto: “Non si sorprendano se i tifosi preferiscono guardare la partita in streaming con la telecronaca in aramaico antico” o “O rinnoviamo Dazn o paghiamo il cartellino di Lukaku, impossibili entrambe”. E spopola l’hashtag #daznout.
Quelli di DAZN non hanno capito che qui in Italia cascano male e possiamo fare a meno di loro andando semplicemente su telegram per vedere le partite.
Nun ce fregate. #DAZN #DaznOUT
— marla (marcoepirla) 🟨🐺🟥 (@marcopirla) June 9, 2022
