I due giocatori si sono presentati in conferenza stampa, parlando delle loro caratteristiche e prospettive future
Il diesse Balzaretti li ha presentati così: “Sono due ragazzi che fanno parte del progetto di giocatori forti. Cataldi lo conosciamo dai tempi della Roma e sono tanti anni che lavora con il mister, dopo il fallimento del Catania già nella scorsa stagione è venuto ad allenarsi qui. Kaleb è un ragazzo che abbiamo visto tanto nella scorsa stagione con la nostra area scouting e ha delle caratteristiche che ci piacciono molto”.
Il primo a prendere parola è stato Riccardo Cataldi, classe 2001: “Nel 3-5-2 il ruolo del play è quello classico, mentre nel 3-4-3 giochiamo con il centrocampo a due, ma sono sicuro che posso adattarmi bene ad entrambi. Per me sono moduli nuovi, ero abituato a giocare con la difesa a quattro e quindi ci sono delle cose ancora da affinare, ma piano piano i miei compagni mi stanno aiutando e io aiuto loro”.
“Venire qui alla fine della scorsa stagione mi ha aiutato ad iniziare questa stagione al meglio – ha detto il centrocampista -. La squadra è molto unita, coesa, magari all’inizio non viene tutto bene, ma appena entreranno bene i concetti dentro di noi, siamo una squadra molto competitiva. I miei obiettivi? Quello a breve termine è rimettermi in forma il prima possibile. Ho avuto qualche problemino, ma sto recuperando. Poi punto ad essere sempre a disposizione della squadra e del mister. A chi mi ispiro? Busquets è il giocatore che mi piace più di tutti, ma anche Jorginho e Milinković-Savić. Ho scelto il 21 per lui, di solito avevo il 23, ma era già occupato”.
Kaleb Jimenez Castillo, del 2002, di sé invece ha detto: “Il mio ruolo principale è il trequartista, ma ultimamente in tanti moduli non c’è, quindi mi sono dovuto adattare a diversi posizionamenti. Su tutti quello della mezz’ala, ma ho fatto anche il mediano. Io sono un giocatore molto offensivo, sicuramente devo migliorare in fase di non possesso. Mi piace giocare con la palla al piede”.
“Ci sono molti giovani, anche della Primavera, con caratteristiche importanti – ha continuato il trequartista -. Qua sono molto importanti per la squadra, qui si punta tanto su di noi e noi daremo il massimo per prendere il posto di chi sta davanti di noi e fare bene, personalmente, ma soprattutto per la squadra e portarla al top, a vincere il campionato”.
Il suo arrivo a Vicenza è stato fortemente voluto: “Ero in vacanza, mi ha chiamato il mio procuratore dicendo che c’erano due opzioni: una era Vicenza e l’ho scelta subito. Lui mi ha detto che qui ci sono molte pressioni, 10 mila persone che vengono allo stadio, cose che a Seregno non hai mai avuto. Ma io non ho avuto dubbi: Vicenza era la migliore opzione”. Dieci mila con cui Jimenez ha già dovuto fare i conti nell’amichevole contro il Milan: “La pressione dopo aver toccato il primo pallone non la sento quasi più, ma contro il Milan è stato magnifico, qualcosa che io non avevo mai visto da giocatore”.
