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Sagramola: «L’obiettivo è riportare il Vicenza in A il prima possibile»

Tutte le dichiarazioni del nuovo amministratore delegato e direttore generale del Lane, presentato dal presidente Stefano Rosso

«Si tratta di un percorso che parte da lontano, non è una decisione presa nelle ultime ore – ci ha tenuto a precisare il presidente biancorosso Stefano Rosso in avvio di conferenza stampa -. Ringraziamo Paolo Bedin per tutto l’impegno profuso, la professionalità, l’amore e la passione che ha dedicato alla società in questi anni. Assieme abbiamo vissuto di tutto, ma il suo apporto è sempre stato il massimo per il bene del Vicenza. Con lui c’è un dialogo aperto e speriamo ci possa essere la possibilità di collaborare in futuro». 

Il presidente ha poi spiegato il ruolo di Sagramola: «Abbiamo voluto inserire Rinaldo anche nella posizione di amministratore delegato perché riteniamo che come proprietà avessimo bisogno di inserire qualcuno già a livello di consiglio di amministrazione, dopo la scomparsa di Paolo Rossi era rimasta vacante una posizione che abbiamo ritenuto opportuno riempire con un altro amministratore delegato». 

La parola è passata poi a Rinaldo Sagramola che ha esordito dicendo: «Ho accolto con grande entusiasmo la proposta di Stefano e della proprietà. Sono convinto di aver lasciato qualche discorso in sospeso qualche anno fa con la speranza, la forza e la determinazione di volerlo ora portare a termine. L’obiettivo è di far crescere la società, riportarla il più velocemente possibile in Serie A per poi mantenerla. Di questi tempi trovare degli imprenditori italiani, e in questo caso del territorio, disposti ad investire non è cosa da tutti i giorni e questo mi ha portato ancor di più ad accettare questa sfida. Io penso che si possa fare un gran bel lavoro».

«Non è che sia rotto qualcosa con Paolo – ha continuato Rosso -. Non sempre i tempi ideali collimano con quelli reali, non è stato possibile e non c’è stata la volontà di farlo prima. C’era la volontà da parte nostra di inserire una figura diversa, con un po’ più di esperienza nel ruolo, anche anagraficamente. Abbiamo fatto le nostre ricerche e abbiamo pensato che fosse la figura giusta. Quando c’è stata l’opportunità è stata colta, da entrambe le parti».

«È stato un sì immediato, anche spinto da mia moglie – ha detto poi il nuovo direttore generale biancorosso -, che è padovana, da qui, a 10 km. Sono stato contagiato dalla proprietà, che ha grandi ambizioni, e il fatto di poter riprendere il Vicenza, che è espressione di una realtà di ricchissima tradizione, ma che negli ultimi anno è nella periferia del calcio e riportarlo al centro del tavolo è una sfida importante che mi ha trovato immediatamente disponibile. Il fatto di conoscere già la piazza poi ha facilitato la scelta. Della squadra? So qualcosa da fuori, è una squadra ricca di valori tecnici, probabilmente non ancora pienamente espressi, ma che ha potenzialità importanti. Parte con l’handicap della super favorita, ma ci sono avversari di tutto rispetto a partire dalla squadra che incontreremo domenica. C’è la volontà da parte di tutti di vincere»

Sagramola ha parlato anche dell’attuale direttore sportivo biancorosso, negli ultimi giorni contestato dai tifosi del Lane: «Balzaretti l’ho conosciuto come giocatore a Palermo, imparerò a conoscerlo meglio lavorandoci assieme tutti i giorni. Una persona di tutto rispetto , onesta e coraggiosa, come ha dimostrato negli ultimi giorni, assumendosi le responsabilità davanti alle contestazioni. Non è da tutti. Gli ha creato un problema, ma credo che abbia fatto bene a fare quello che ha fatto». 

Il nuovo dg ha poi parlato della situazione rovente di questi giorni: «C’è mai un momento in cui Vicenza è tranquilla? Qui c’è tanta passione, e non è facile riscontrarla ovunque, c’è una forte partecipazione da parte di un numero consistente rapportato alla grandezza della città. I risultati sono frutti di tante cose, anche dalla fortuna. Tutti devono cercare il meglio, la squadra deve diventare squadra e sopportare il peso di una maglia importante. Cosa serve per vincere la C? Competenze, qualità e spirito di gruppo, se c’è quello si ottengono i risultati migliori».

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