
Il presidente della Lega Pro chiede un incontro ai colleghi di A e B
«Non sono “agitato” nel fare, ma preoccupato dello stato di salute del calcio italiano». Esordisce così nella lettera diretta a Casini e Balata il presidente della C Ghirelli che ha fatto riferimento alla crisi economica, all’assenza della Nazionale dai Mondiali e alla non competitività delle società italiane nelle coppe europee. «Se a questo si congiunge l’assenza delle generazioni millennials, i Nativi Digitali, nati tra il 1980 e il 1994, e la totale assenza della generazione Z, i Digital Innates nati tra il 1995 e il 2010, il futuro rimane fortemente messo in discussione e/o precluso al calcio».
«Abbiamo una responsabilità diretta, anche personale. Dobbiamo svolgere seriamente il nostro ruolo di dirigenti nazionali, dobbiamo quindi incontrarci e lavorare, ognuno di noi rinunciando a qualcosa di ciò che vorremmo a beneficio dell’interesse generale». Un messaggio chiaro e diretto.
