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Thomassen prima di Vicenza-Juventus Next Gen: “Non serve motivare, gara importante ma il percorso va fino a giugno”

Il tecnico è emozionato alla vigilia della partita che vale la Coppa Italia di Lega Pro

Missione coccarda. E saltare i primi due turni del girone per accedere direttamente alla fase nazionale playoff. Il Vicenza ci crede e soprattutto dopo il risultato dell’andata è deciso a chiudere la pratica. Le parole di Dan Thomassen alla vigilia.

«Non c’è bisogno di motivare i giocatori per una gara come questa. È una partita che ha un impatto importante anche per il nostro futuro. Ma il percorso durerà fino a giugno. Il nostro percorso va avanti lo stesso anche dopo questa gara che è importante ma non decisiva. Sappiamo qual è l’obiettivo. Il risultato certamente potrebbe darci un vantaggio ai playoff ma anche uno slancio emotivo importante per il finale di stagione».

«Mi dispiace non avere a disposizione Ronaldo e Jimenez ma ho una rosa ampia e di qualità, chi giocherà al loro posto farà bene. Qui arriva un club importante che tiene a tutti i trofei. I ragazzi li conoscono. Verranno qui per vincere la Coppa, dobbiamo aspettarci questo. Mi attendo tutti i loro talenti». 

«Confente o Iacobucci? Confente ha giocato l’ultima perchè aveva fatto bene in settimana meritando di giocare. Ho una rosa che sta rispondendo anche in ampiezza. Ho tanti dubbi per domani perchè tutti i ragazzi stanno facendo molto bene e per un allenatore è una fortuna».

«La fase difensiva sembra aver trovato una sua quadratura? Sto ponendo molta attenzione sulla fase di non possesso e su dei comportamenti che dobbiamo avere sia quando non abbiamo la palla e anche appena la perdiamo perché la riaggressione e l’aggressività sono due componenti che che ogni squadra deve avere. Sono aspetti veramente fondamentali per riuscire a dominare la partita a prescindere dai moduli e dagli interpreti, preferibilmente in entrambe le fasi. Questa stessa aggressività fa parte anche di un atteggiamento che poi diventa virale, una cosa facilmente trasmissibile anche ai compagni. Può dare autostima e fiducia non solo a noi stessi, ma anche a chi ci guarda».

«A livello personale sarà un appuntamento importante anche per me? Mi viene da usare la frase che ho usato il primo giorno qui. Io sono veramente felice come un bambino, la prima emozione che mi viene in mente è grande felicità. Poi ci sono tutta una serie di altre emozioni che emergono, penso all’entusiasmo e gli stimoli dentro sono veramente enormi. Sono una persona anch’io, vivo anche di stimoli, di emozioni e domani insomma, la cornice sicuramente farà effetto anche su di me.
Sarà anche la partita di Paolo Rossi? Ricordare e ribadire la storia di questa società è un atto dovuto, perché non è da tutti avere giocatori di un certo calibro che hanno segnato non solo la storia del club ma anche dell’Italia. Paolo Rossi è un motivo d’orgoglio in più per la piazza, per i tifosi, per me allenatore, per i giocatori, per i magazzinieri, per chi lavora in ufficio, per tutti».

 

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