Le parole del dg e ad biancorosso a “È solo calcio” del Giornale di Vicenza
«La partita di sabato ha mandato in shock tutto l’ambiente – ha esordito Rinaldo Sagramola -. Però è anche una sconfitta diversa, sabato la squadra ha combattuto, ha pagato a carissimo prezzo delle ingenuità, tra cui anche l’espulsione di un giocatore importante. Nonostante ciò anche in dieci ci ha provato».
Il direttore generale biancorosso ha poi parlato di quello che, da inizio stagione, sembra essere uno dei problemi del Vicenza: «Un gruppo di ragazzi ha bisogno di tempo per diventare squadra, vincere la serie C al primo colpo è l’eccezione. A fine dicembre si respirava un ambiente giusto, poi a gennaio è successo qualche cosa, probabilmente anche complice il mercato, un po’ tutti si distraggono. Di fronte alle prime difficoltà si è incrinato qualcosa. Abbiamo giudicato questa squadra senza personalità, in realtà più volte è stata capace di risorgere dalle ceneri più volte, qualcosa che arde dentro c’è. Non siamo gli unici ad avere dei problemi. Il Vicenza ha le qualità tecniche per vincere il campionato, quelle caratteriali sono un handicap importante».
Sagramola si è confrontato anche con un rappresentante del tifo biancorosso, Federico Pesavento, e ne ha ribadito l’importanza: «Ho avuto la fortuna di girare in piazze anche molto importanti e da nessuna parte ho trovato l’attaccamento che c’è qui. Soprattutto quello che si tramanda di padre in figlio, ci sono tanti giovani e non è scontato visto che è da 20 anni che non c’è la Serie A. È un patrimonio di cui la società deve tener conto».
Si pensa ai playoff? «Fino a che la matematica non dirà il contrario lottiamo per arrivare primi, ma poi ci può essere la possibilità di una coda».
Sig. Sagramola, lei è tornato da poco e penso che stia cercando di mettere assieme i cocci, e non dev’essere facile; in molti abbiamo fiducia in lei, non ci deluda. Quanto alla “fragilità” della squadra, questo è un fattore che dipende da molte cose, mancanza di leader in campo in primis; se poi ci mettiamo che la squadra stessa è allenata in maniera “modesta” il cerchio si chiude e i risultati si vedono sul campo.
Io non capisco più niente. Pensavo che la squadra fosse costruita male, scarsa e sopravvalutata in alcuni elementi. Adesso mi dicono che la colpa è mia, che non ho pazienza che forse sarebbe meglio che restassi a casa così giocherebbero più tranquilli……boh…
Non ho detto che si deve stare a casa: ho detto che si deve cambiare mentalità: non dobbiamo andare allo stadio per giudicare ma per sostenere! E non una maglia, ma chi la indossa, perché i primi ad essere contenti di vincere sono proprio gli interpreti in campo!… e, credimi, la squadra di quest’anno non è scarsa!
Io vorrei il Vicenza in serie A, e con questa società e questa dirigenza ne vedo le possibilità! Non mi va di fare critiche sterili e dettate esclusivamente dalla delusione dei risultati! Penso che saremo veramente una piazza diversa dalle altre, se la smettessimo di fare commenti ed azioni lesioniste ai danni della nostra squadra! Abbiamo uno squadrone e se non andiamo in serie b, è perché il calcio (ed è questo il suo bello, e grazie a questo abbiamo vinto la coppa Italia nel 97) è imprevedibile! Ma dobbiamo avere più cultura, non essere come le altre tifoserie cieche e capricciose! Solo così diventeremo veramente unici e grandi. Anche la nostra curva può essere ancora meglio di quello che è, e cantare allo stadio senza seguire la partita non è di aiuto!! Se notate la successione di cori è sempre uguale: all’inizio del secondo tempo, sempre quella marcia tribale, che immancabilmente corrisponde ad un momento di difficoltà dei nostri beniamini in campo… un caso? Mai un coro dedicato ai giocatori… non se lo meritano? Dai, non scherziamo! Sono ragazzi di 25 anni che sono già giudicati da una serie di cose: il tifoso dovrebbe essere il loro protettore, non il loro aguzzino!! Perché nilente olè all’annuncio delle squadre in campo? Perché gli altri non lo fanno?! Bella motivazione! Massifichiamoci! Perché non lo meritano? Ancora questa sciocca motivazione?! Io voglio che il Vicenza vinca e tutti dovremmo remare dalla stessa parte!! Dare il giusto peso alla sconfitta, ci darebbe molta più forza! Il Lane dovrebbe essere un’isola felice anche per i calciatori! Incondizionatamente… forza Vicenza!
El me pare un prete