Le prime parole in biancorosso del nuovo esterno, proveniente dal Südtirol
Idee chiare e un “amore”, quello tra il Lane e Filippo De Col, nato subito: “Sono felice e onorato di vestire questa maglia. La scelta è stata molto veloce: ho accettato subito di venire a Vicenza, perché è una piazza prestigiosa, dove si vive di calcio. Lo stadio, i tifosi, mi hanno sempre affascinato e non ci ho pensato due volte”. Il suo ruolo? “Sono a disposizione del mister, lo scorso hanno ho giocato un po’ in tutte le posizioni. Chiaro che il mio ruolo è quello di terzino, più propenso a spingere, ma sono duttile. Ideale per un 3-5-2”.
De Col, dopo una buonissima annata con il Südtirol in B, ha scelto di fare un “passo indietro” scendendo in Lega Pro: “Una categoria indietro sì, è vero, ma a 29 anni si guardano le motivazioni: si sceglie la società, il progetto che c’è dietro e non solo la categoria – ha continuato il giocatore -. Io sono felice di indossare questa maglia, qui si può fare veramente bene, servirà tanto lavoro quotidiano, ma noi ce la metteremo tutta. Bisoli? Mi ha parlato benissimo di Vicenza: è una piazza che richiede tanto, ma che ti dà tanto”.
Soddisfazioni? “Io mi reputo ancora giovane e quindi credo debbano ancora venire: ogni anno faccio di tutto perché sia più bello di quello precedente. E voglio togliermele con questa maglia – ha detto De Col -. Come sono andati questi primi giorni? Il mister è un vero martello, ci sta facendo lavorare tanto, con concetti diversi e belli; è stata una prima settimana impegnativa, com’è giusto che sia”.
Filippo De Col ha poi dato la sua ricetta per vincere il campionato: “La vittoria di un campionato è diversa dai playoff, che sono un po’ una roulette: vuol dire avere costanza, solidità di squadra. Non è facile, bisogna prefiggersi piccoli obiettivi per raggiungere poi quello più grande. In Serie C ogni partita è un’insidia. L’aspetto mentale è fondamentale, e l’ha sottolineato anche il mister in questi primi giorni e lo vedo prontissimo in questo”.
I tifosi? “Non vedo l’ora di conoscerli, anche se non sono bravissimo con le parole – ha concluso De Col -. Questa è una tifoseria da Serie A e dobbiamo essere bravi noi all’interno del campo a trascinare la gente fuori e creare l’alchimia che ci porti a fare qualcosa di grande”.