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De Col dopo Arzignano-Vicenza: “L’esultanza? Servono gli attributi per segnare nel recupero”

Il giocatore ha dedicato la rete al vigile del fuoco caduto nel torrente nel suo paese, Alpago

Le dichiarazioni di Filippo De Col, match winner del derby.

Innanzitutto volevo dedicare il gol a una persona speciale, si chiama Walter Locatello, è il vigile del fuoco che per disgrazia, nel mio comune di Alpago, è caduto in un torrente e lo stanno ancora cercando. È una persona cara che conoscevo, do un abbraccio grande alla sua famiglia perché mi dispiace. Veniamo da un comune piccolo, siamo persone umili che hanno sempre lavorato, mi dispiace per la sua famiglia, il primo abbraccio va a lui.
Come seconda cosa sono contento del gol, sono contento perché non è stato un momento facile per tutti sicuramente. Soprattutto per le persone che mi sono state accanto e che mi hanno dato tanta forza, soprattutto la mia ragazza, la mia famiglia, sicuramente è un goal importantissimo per la squadra, per la classifica e per il morale. I momenti difficili passano tutti, l’importante è uscirne come abbiamo fatto noi oggi, un passettino alla volta, partita dopo partita. È un campionato difficilissimo e ci sarà da lottare su ogni campo e noi siamo pronti. Se abbiamo questo atteggiamento, anche nelle difficoltà, supereremo ogni ostacolo, tutti insieme.

Esultanza? Sicuramente non è facile quando hai un momento negativo, quindi lo dico con sincerità, nel recupero per fare un gol ci vogliono gli attributi. Sono contento, diciamo che probabilmente è la prima cosa che mi è venuta in mente, non lo so neanche io, di solito faccio un goal all’anno. Sono contento, ho già pareggiato quello che ho fatto l’anno scorso, voglio migliorarmi e se farò un altro goal che porterà altri tre punti magari lo ripeto, magari porta fortuna. Gesto liberatorio? Sicuramente. L’anno scorso sono rimasto fermo, due anni fa uguale, non me le preparo sinceramente, mi viene così. E’ chiaro che, in un momento di difficoltà, venirne fuori così ti scarica e ti fa liberare di tante cose.

Fisicamente sto bene, cerco di allenarmi e di mettere i dubbi al mister fino all’ultimo. Io sono pagato per questo, sono un professionista, l’ho sempre fatto in qualsiasi squadra in cui sono andato, ho sempre lavorato al massimo e credo che il lavoro sia l’unica soluzione per tutto. Poi dopo ci sono momenti facili e difficili, l’importante è che quando uno gioca dia tutto e che quando non gioca supporti il proprio compagno, soprattutto il compagno che gioca nel proprio ruolo. Siamo una squadra e di conseguenza bisogna pensare all’obiettivo comune, non al singolo.

Tre punti che pesano? Pesano tantissimo. È un piccolo mattone che abbiamo messo e adesso bisognerà metterne altri per costruire la nostra casa.

Lo svantaggio è recuperabile? Chiaramente noi siamo il Vicenza e sappiamo il nostro obiettivo, però l’unica strada è pensare partita dopo partita. Oggi è il primo mattone che abbiamo messo dopo una grande reazione che abbiamo avuto dopo la partita di domenica contro il Padova. Ci saranno da mettere altri mattoni e piano piano dobbiamo costruire la nostra casa, dobbiamo pensare solamente a noi. Agli altri ci penseremo quando mancheranno poche giornate e vedremo dove saremo.

Doppia sfida con la Pro Patria? E’ una competizione importante che l’anno scorso è stata vinta dai miei compagni. Sarà una partita dove qualche compagno che avrà giocato meno potrà dimostrare a tutti di poterci stare e fare bene, quindi vogliamo sicuramente fare un buon risultato e una buona prestazione martedì. Intanto pensiamo a quella, poi dopo prepareremo quella di sabato.

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Armando
Armando
5 mesi fa

Buffonate: non servono affatto particolari attributi per segnare nel recupero, di certo non più di quelli che servono per giocare a calcio per 90 minuti e dominare la partita. Questo ha inzuccato casualmente un pallone al 95° da calcio da fermo e pensa di aver fatto un’impresa… ma per favore.
Delle prossime 7 partite dovete vincerne 5. Quando lo avrete fatto, possibilmente giocando a calcio, allora potrai venire a raccontarci le tue filastrocche sui maroni.
Ne ho le tasche piene di questi bambini viziati: ai calciatori farebbero bene 6 mesi al fronte.

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