«Caro Aimo, riporta il Vicenza in serie B». Dev’essere stata questa la frase, su per giù, pronunciata dalla proprietà, quando Aimo Diana in estate ha firmato per il club biancorosso. Il tecnico bresciano era arrivato con un’unica missione e si era presentato con tutti i favori dei pronostici. Perchè il suo percorso da allenatore è stato un crescendo e a Vicenza Diana si era presentato forte dell’ultima stagione da record della Reggiana, da lui guidata.
Gli è stata messa a disposizione una squadra competitiva, ha potuto “portare con sè” alcuni fedelissimi, Laezza e Rossi (poi è stato preso Pellegrini, che proprio con Diana aveva segnato e convinto). Tutte le premesse per una stagione importante c’erano. Poi cos’è successo? Potremmo dire molto semplicemente che sono mancati i risultati, e questa è la grande verità. Diana ha pagato con l’esonero un andamento troppo lento per una squadra come il Lane. Un distacco enorme dalla prima, un distacco pesante anche dalla seconda e dalla terza, sconfitte con le piccole, prestazioni non decorose (ci riferiamo soprattutto alle ultime). Perchè tutti questi problemi? Saperlo. Come succede in questi casi, ci sono più verità. Di sicuro questo gruppo non è mai diventato squadra. E su quest’aspetto, a nostro avviso, servirà lavorare d’ora in avanti.
Credo che il vicenza sia pieno di giocatori top player per la c ma che purtroppo non hanno mai creato la squadra che è ben più importante. Diana ha dimostrato di non avere le idee molto chiare perche ha schierato 18 formazioni diverse , dimostrando di non avere trovato un gruppo di riferimento. Che dire! Era inevitabile L’esonero anche non mi sono chiare le dimissioni del dg Sagramola. Ora si riparte con uno staff nuovo e speriamo che chi non plsposa il progetto Vicenza abbia il buon senso di chiedere di essere ceduto.
Federico
Kiko the brave
Giusto Valerio
Prego vedere il suicidio del Cesena lo scorso anno con la Lucchese prima di celebrare la vittoria di Diana con la reggiana..questo non è Tesser che ha vinto 4 campionati, non si chi pensava ad un fenomeno su quali basi oggettive si basasse
Non è stata sfortuna, il gioco e la forma fisica della squadra intera non sono una opinione soggettiva. Parlo di tutti i 25, perchè poi qualcuno punta il dito su Ronaldo, Ferrari o Ierardi a seconda delle antipatie di ognuno, se il problema fosse dipeso anche da 14 giocatori ne aveva altri 11 per fare una squadra a sua immagine e somiglianza, ma purtroppo questa immagine ce l’ha fatta vedere con tutti i 25 in tutte le salse. Quello che ha ci ha messo di suo a Reggio non lo so, ma so bene cosa ha fatto qui e non lo posso tollerare. Decisione purtroppo pesantemente tardiva.
Diana, come anche Alvini e Cioffi, fanno parte di quegli allenatori sopravvalutati, capaci di “vendersi”bene sulla base di una stagione o.k..Peccato che i presidenti preferiscono questi tipi di allenatori anziché puntare sulle persone più consone agli obiettivi prefissati e più adatte ad anteporre i fatti alle parole.
Questi calciatori non hanno mai avuto un gioco, quando corrono sembra che camminano ,e sui palloni arrivano sempre dopo, non hanno fame e dignità, vedremo adesso se sapranno tirare fuori gli attributi
Questo dipende appunto dalla pessima preparazione atletica curata dal “fenomdno” Diana e dal suo staff. Ci lascia una pesantissima eredità negativa quasi fino a fine campionato, la stagione era recuperabile defenestrandolo minimo 2-3 mesi fa. Questo va ben oltre i pessimi risultati conseguiti, senza dubbio tecnicamente il peggiore di sempre mai visto.
Quindi non aspettarti che da domani diventino delle lepri e per questo ringrazia Aimo & soci.