Tra poche ore si chiuderà il 2023 e si alzerà il sipario sul nuovo anno. Al termine del girone d’andata, il Vicenza è settimo ed è la stessa posizione in cui aveva terminato lo scorso campionato. Il 7 è il numero chiave di questo 2023 biancorosso, ma non è il voto che il Vicenza merita. Non lo è perchè, molto semplicemente, le attese sono state deluse. Tra esoneri e cambi di allenatore (nella passata stagione, Baldini-Modesto-Thomassen, in questa Diana-Vecchi), il Lane non è riuscito a centrare la serie B.
Quest’anno è ancora tutto aperto, ma non ci sono le premesse e i numeri perchè il Vicenza agguanti la promozione. È raggelante il -18 dal Mantova, prima della classe. Servirebbe un miracolo. Tutta la speranza è riposta nei playoff, ma si sa quant’è dura.
Insomma, ricapitolando. Il 2023 non è un anno da ricordare. È un anno da lasciare con la consapevolezza che si può e si deve cambiare registro perchè il Vicenza ha tutto per stare da un’altra parte. Solo che la B va conquistata a pane e umiltà. E certe avversarie si stanno dimostrando più Brave.
A mio parere sono due i problemi principali. Primo: troppe primedonne, alle prime difficoltà hanno spaccato lo spogliatoio. Questi elementi ambigui vanno cacciati in fretta. Secondo: questo rimane il bassano vestito da vicenza. Tutto , proprietà, squadra, allenamenti,ruota nel bassanese, mai una amichevole settimanale in provincia, mai nato un vero feeling.
Il feeling con i tifosi medi, nasce quando si vince…